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Panico (2013) |
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1. Panico 2. Balla (la canzone della vita) 3. La folle corsa 4. Ora che è semplice 5. Odio l'estate |
6. Irene e il suo cavallo 7. Conosco il tuo segreto 8. Il talento di Modigliani 9. Parigi 10. La parte più sana |
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Crediti
Prodotto da laMalareputazione e Altipiani
Produzione artistica e Arrangiamenti de laMalareputazione
Registrato e missato presso lo studio “Fattoria Sonora” di Roma da Paolo Panella
Batteria e Basso registrati presso lo studio "Nero" di Roma
Masterizzato presso lo studio "Reference Mastering" di Roma da Fabrizio De Carolis
Edizioni Musicali Altipiani
Testi: Federico Gaeta
Musica: Federico Gaeta e Stefano Cozza
Tranne Balla (la canzone della vita) e Parigi: Testo e Musica di Federico Gaeta
Art direction: laMalareputazione
Graphic Design: Carlo Fayer
Foto copertina e interni: Stefano Cozza
Foto centrale della band e retro CD: Ilaria Magliocchetti Lombi
laMalareputazione è:
Federico Gaeta: voce, chitarre, programmazioni
Stefano Cozza: chitarre, programmazioni
Martina Tiberti: basso
Hanno suonato, inoltre:
Matteo Scannicchio: tastiere
Carlo Ferretti : batteria
Panico
(Musica di Stefano Cozza e Federico Gaeta)
Federico Gaeta: programmazioni
Stefano Cozza: chitarre elettriche, programmazioni
Martina Tiberti: basso
Matteo Scannicchio: tastiere
Carlo Ferretti : batteria torna all'inizio
Balla (la canzone della vita)
(Testo e Musica di Federico Gaeta)
balla come se più che un diritto fosse un dovere
come se non ci si potesse stancare
di tutti questi passi
persi dietro a un tempo
balla conquista questa stanza fai scacco all'esistenza
non senti come avanza quest'impeto che brucia
un foglio che era bianco e non ringrazia il cielo
per la tua stanchezza
balla adesso che tu sai
distinguere ogni giorno
da questa sola notte
mai non ho saputo mai
la risposta alle domande che mi fai
mai non ho potuto altro
che muovermi per stare con te
e guardarti svanire
balla è perdersi negli occhi di Claudia Cardinale
è luce che tu tocchi dal buio più profondo
e lega ogni speranza al gioco di un intrigo
ad un folle rimpianto
fai un passo assai violento su questo fato vinto
che urla del talento di un timpano che batte
e perde ogni secondo il momento della scelta
dell'eterna occasione
balla adesso che tu sai
distinguere ogni giorno
da questa sola notte
mai non ho saputo mai
la risposta alle domande che mi fai
mai non ho potuto altro
che muovermi per stare con te
e guardarti svanire
Federico Gaeta: voce, chitarra elettrica
Stefano Cozza: chitarre elettriche
Martina Tiberti: basso
Matteo Scannicchio: tastiere
Carlo Ferretti : batteria torna all'inizio
La folle corsa
(Testo di Federico Gaeta - Musica di Federico Gaeta e Stefano Cozza)
se di questa folle corsa
tu sei la parte più intensa
vedi amore è resistenza
al vuoto
ora deciditi
prova a riprendere
il ritmo del tuo fiato spento
oggi che la corsa delle cose
non riesce a darci intesa
e rovina lentamente la tua voce
se di questa folle corsa
tu sei la parte più intensa
vedi amore è resistenza
al vuoto
se di questa triste lotta
tu sei pura militanza
vedi amore è resistenza
al vuoto del paese
sembrava facile
poter distinguere
dentro quegli occhi quello che non c'è
ora capire cosa resta
se la tua assenza stanca
e un respiro così lieve già mi manca
se di questa folle corsa
sei la parte più elegante
vedi amore è resistenza
al vuoto
se tra tutta questa gente
sei bellezza inaspettata
vedi amore è resistenza
al vuoto del paese
Federico Gaeta: voce, chitarra elettrica, programmazioni
Stefano Cozza: chitarre elettriche, programmazioni
Martina Tiberti: basso
Matteo Scannicchio: tastiere
Carlo Ferretti : batteria torna all'inizio
Ora che è semplice
(Testo di Federico Gaeta - Musica di Federico Gaeta e Stefano Cozza)
come crolla il cielo al peso del tuo sguardo
si dimette il riso per non esser peso
lascia il posto a un filo che posa sul volto
mentre preme sopra i polsi
questa irresistibile
fai cadere in cuore noia che comprime
la tua dedizione per un miglior tempo
fuggi l'occasione che vorresti fare
mentre un suono sottintende
questa irresistibile
annulla tutto ciò che è utile
rigenera il tuo fiato ora che è semplice
ma lascia l'amaro un tremendo abbraccio
perso dentro al buio del più triste vanto
tu sei lo scorpione che fa sanguinare
ma al dolore non si arrende questa irresistibile
annulla tutto ciò che è utile
rigenera il tuo fiato ora che è semplice
annulla tutto ciò che è utile
il lento movimento sopra un leggero inganno
scivola sottile l'eco di un eterno
gioco di parole cose di un secondo
Federico Gaeta: voce, chitarra elettrica, programmazioni
Stefano Cozza: chitarre elettriche, programmazioni
Martina Tiberti: basso
Matteo Scannicchio: tastiere
Carlo Ferretti : batteria torna all'inizio
Odio l'estate
(Testo di Federico Gaeta - Musica di Federico Gaeta e Stefano Cozza)
odio l'estate
odio il tuo seno
che sputa veleno
quando tu sei stesa accanto a me
odio l'estate
odio il tuo viso
che fredda il sorriso
a chi non può stare senza di te
fammi leccare le tue labbra al sole
di questa estate volgare
quanto dolore dovrà sopportare
l'estate senza lo splendore
che siamo io e te
odio l'estate
odio la tua schiena
che brucia ogni vena
di chi è stato dentro di te
odio l'estate
Insieme a te
fammi leccare le tue labbra al sole
di questa estate volgare
quanto dolore dovrà sopportare
l'estate senza lo splendore
che siamo io e te
Federico Gaeta: voce, chitarra elettrica, programmazioni
Stefano Cozza: chitarre elettriche, programmazioni
Martina Tiberti: basso
Matteo Scannicchio: tastiere
Carlo Ferretti : batteria torna all'inizio
Irene e il suo cavallo
(Testo di Federico Gaeta - Musica di Federico Gaeta e Stefano Cozza)
Irene e il suo cavallo chini a terra come il tempo
che non ha rispetto alcuno per un tocco di buonsenso
un solo pasto al mese quando Cristo torna in croce
mentre il pane si fa luce e il vino allucinazione
e lo stupido che ride con lo squarcio ancora in viso
ma non sa tenere muto il banco che gli cola in riso
140 scatti per tornare sempre indietro
quando il fiato che compare fa piombare addosso il peso
ed è capacità di dominare
tutto insieme il suo splendore
la voglia che non sa più ritrovare
nello stomaco il dolore
e lo stupido che ride con lo squarcio ancora in viso
ma non sa tenere muto il banco che gli cola in riso
140 scatti per tornare sempre indietro
quando il fiato che compare fa piombare addosso il peso
ed è capacità di dominare
tutto insieme il suo splendore
la voglia che non sa più ritrovare
nello stomaco il dolore
come il poeta contorto ma
senza peccato
come il poeta distorto ma
senza peccato
Federico Gaeta: voce, chitarra elettrica
Stefano Cozza: chitarre elettriche
Martina Tiberti: basso
Carlo Ferretti : batteria torna all'inizio
Conosco il tuo segreto
(Testo di Federico Gaeta - Musica di Federico Gaeta e Stefano Cozza)
conosco il tuo segreto se non urli hai paura
tutto chiuso a chiave per stare con te
vuoi la fretta dell'accordo di Marrakech
o vuoi la grazia dei film di Jean-Luc Godard ?
conosco il tuo segreto ogni scelta una condanna
un mare di silenzio per stare con te
vuoi la prepotenza della crisi dei subprime
o vuoi la pace del viso di Françoise Dorléac ?
ma tu siedimi accanto e anche questa acqua perderà
tutto quel sale che brucia sulla pelle lesa
ma tu siedimi accanto e anche la pena diserterà
da tutte le bocche socchiuse fino alla tregua
conosco il tuo segreto se non piangi hai paura
un sasso nella pancia per stare con te
vuoi il vuoto delle smorfie di Wall Street
o vuoi l'incanto della vita di Agnès Varda ?
Ma tu siedimi accanto e anche questa acqua perderà
tutto quel sale che brucia sulla pelle lesa
ma tu siedimi accanto e anche la noia diserterà
da tutto quel tempo impiegato fino alla tregua
Federico Gaeta: voce, chitarra elettrica
Stefano Cozza: chitarre elettriche
Martina Tiberti: basso
Matteo Scannicchio: tastiere torna all'inizio
Il talento di Modigliani
(Testo di Federico Gaeta - Musica di Federico Gaeta e Stefano Cozza)
dicono ci sia un tale che sa condizionare
con il proprio talento tutto ciò che gli sta intorno
dicono ci sia un tale capace di spogliare
con il proprio pennello l'anima che sta più a fondo
sappia la mia vita fare a meno di te
Federico Gaeta: voce, chitarra elettrica, programmazioni
Stefano Cozza: chitarre elettriche, programmazioni
Martina Tiberti: basso
Carlo Ferretti : batteria torna all'inizio
Parigi
(Testo e Musica di Federico Gaeta)
Parigi è bella ci piace così
perse candore
quando nominò Montmartre
Parigi incute terrore agli eserciti
sposa le ancelle
spoglia principesse
Parigi il tuo maledetto è qui
quando la bile diventa più nera
dipingerò sopra il viso tuo
questo eterno ritorno
Parigi è tutta un delirio di apostrofi
perse candore
quando nominò Montmartre
Parigi è il primo tra tutti gli equivoci
annienta gli oroscopi
e il sangue trasforma
Parigi il tuo principe ora è qui
quando la bile diventa più nera
distinguerò sopra il petto tuo
questo eterno ritorno
Parigi il tuo principe ora è qui
quando la bile diventa più nera
dipingerò sopra il volto tuo
anche l'eterno ritorno
Federico Gaeta: voce, chitarra elettrica, programmazioni
Stefano Cozza: chitarre elettriche, programmazioni
Martina Tiberti: basso
Matteo Scannicchio: tastiere
Carlo Ferretti : batteria torna all'inizio
La parte più sana
(Testo e Musica di Federico Gaeta)
è un lavoro lento
non sai quanto costante
non affondarein questo male
trema il tuo sapore
minacciato ormai
da spaventiquotidiani
sai sarebbe affascinante
aprire le tue gambe e restare lì
perché il buio concupisce
la parte più sana che rimane lì
a resistergli
è un lavoro lento
non sai quanto costante
non affondarein questo male
niente di speciale
ti rimane ormai
questo straccio di canzone
sai sarebbe affascinante
aprire le tue gambe e restare lì
perché il buio concupisce
la parte più sana che rimane lì
a resistergli
Federico Gaeta: voce, chitarra elettrica
Stefano Cozza: chitarre elettriche
Martina Tiberti: basso
Matteo Scannicchio: tastiere
Carlo Ferretti : batteria torna all'inizio